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sabato 24 febbraio 2018

i delitti infami di Elan Frantoio



Delitti Infami è il titolo del nuovo spettacolo ideato e diretto da Firenza Guidi con la compagnia permanente del Frantoio, che è andato in scena nei locali della vecchia Scuola C. Landini Marchiani, in Piazza XX Settembre a Fucecchio.
La nuova drammaturgia racconta dei tumulti e rivolte di ribelli e briganti ai tempi di Leopoldo II di Lorena.


Il fenomeno del brigantaggio, già latentemente presente, si sviluppa in Toscana soprattutto nel periodo della Rivoluzione Francese, con le guerre napoleoniche che ne seguiranno, che investiranno anche la nostra regione, scombussolando ancor di più la struttura sociale ed amministrativa. 
Pietro Leopoldo lascia il Granducato di Toscana nel 1790 per assumere la corona imperiale, e di lì a qualche anno ci sarà la "Campagna d'Italia", la cacciata degli Asburgo-Lorena e la costituzione del Regno d'Etruria prima e l'annessione alla Francia poi. Saranno tre lustri di grandi cambiamenti. Il malcontento dilagherà e bande di briganti e ribelli imperverseranno per le campagne toscane.



Tra loro di ricorda il famoso Brigante Orcino di Orentano. Figura ben nota di brigante crudele ma gentiluomo. 


Firenza Guidi affianca al brigante uomini e donne brigantesse, che imperversano come Robin Hood nelle campagne del Padule e della Maremma. E' un tipo di giustizia, la loro, fatta con le proprie mani, spesso a scapito dei ricchi a vantaggio di un popolo tassato e ridotto alla fame.


Ma i briganti sono violenti, tengono unite le proprie bande con la paura, e con la paura ottengono anche la muta protezione dei contadini, usando il delitto come metodo di dissuasione. 



Lo spettacolo è itinerante all'interno ed all'esterno dell'edificio.
Ogni luogo una scena, un brandello di vita brigantesca, di violenze ed infami delitti narrati.




Firenze conduce per mano gli spettatori, li introduce nelle storie e nelle sale. Interrompe le narrazioni, chiede al pubblico di interagire alle storie, di scegliere i finali, l'intensità delle luci, le musiche di sottofondo.


Si ascoltano storie al buio, al lento scorrere dell'acqua.


Alla luce tenue di fogli che vanno a fuoco.




Si ascoltano i rancori dei comprimari, la rabbia dei briganti, le confessioni e il dolore delle donne.




Il finale, non poter anche svolgersi nel corridoio.


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